Il Brunello di Montalcino Riserva Case Basse di Gianfranco Soldera è un inno al Sangiovese e alla Toscana più intima, dotato di una profondità incredibile, prima di tutto ma anche di una sapidità tipica di un vero cavallo di razza. E’ un Brunello dai grandi toni balsamici con una freschezza quasi commuovente, uno di quei vini che hai il piacere di degustarli 1-10-100 volte e poi trovi un piacere infinito a berli, il 2001 è dotato di una architettura straordinariamente complessa, ma che alla fine chiudono precise e puntuali per ricondurti all’essenza del vino.
Il 2001 è assaggio teso, in cui emerge la mineralità e le note balsamiche, convincente sotto ogni punto di vista anche se l’idea è che possa ancora crescere in espressività. Ed è tutto dire parlando di un 2001 assaggiato nel 2010.
Lo spettro olfattivo spazia dalla frutta fresca, alla cannella, ai fiori di campo fino alle note ferrose per poi catturare l’olfatto con una inebriante nota di cipria e di viola tipiche dei grandi Brunelli.
E’ un vino che non ti stanchi di esplorare in cui la balsamicità viene fuori ogni volta diversa, è un Brunello con toni erbacei, minerali, tipicissimi.
E’ un vino che non vuole stupire ma che stupisce per la sua energia, un filo apparentemente sottile che ti appaga ogni angolo della memoria degustativa, un vino che per me rappresenta una pietra miliare ed un punto di riferimento nel firmamento enologico italiano. E poi anche evoluti, note terziarie che fanno capolino in modo gentile. E poi in bocca è un vino che non puoi amare sia gustativamente che emotivamente, la trama tannica finissima e succolenta è sorretta da una freschezza che lo rende ancora incredibilmente giovane e di una scorrevolezza unica, ogni assaggio è un tuffo nel territorio e in quel pezzo di Montalcino che riconcilia gli amanti del vino con il Sangiovese.
Semplicemente Buonissimo