Come ogni anno, da oltre 25 anni, Febbraio è il mese delle Anteprime dei grandi vini Toscani ed una delle più attese è quella del Vino Nobile di Montepulciano, in questa splendida cittadina in provincia di Siena, all’interno della Fortezza Medicea, anche quest’anno si è svolta la presentazione in Anteprima dell’annata, quest’anno è stato il turno dell’annata 2016; lavorando da anni con Montemercurio nel territorio poliziano, ho avuto l’onore di presentare alla Stampa specializzata questa interessantissima annata.Questa la mia presentazione:
Parlare di Vino a Montepulciano è parlare della sua storia, della sua tradizione e del legame che da sempre questa piccola cittadina cuore pulsante della provincia meridionale della Toscana ha con la viticoltura e il vino di qualità.
Testimonianze come Tito Livio in epoca romana nell’Historiae e poi nel rinascimento con Francesco Redi con Bacco in Toscana rendono solo in parte merito a questi luoghi e come l’economia poliziana sia sempre stata molto attenta alla coltivazione delle vigne e alla produzione di grandi vini.
Il mio approccio sull’annata 2016 si basa non solo su aspetti prettamente legati al clima che più tardi andrò ad illustrare entrando maggiormente nel dettaglio ma, vorrei porre l’attenzione su come il giudizio sull’annata debba essere contestualizzato tenendo conto altri due fattori fondamentali per giudicare l’annata 2016, in particolare: Il fattore umano e il fattore suolo.
FATTORE UMANO: per quanto concerne il fattore umano non mi è possibile entrare nel dettaglio di ogni singolo produttore e vinificatore, ma come tutti voi sapete, il ruolo del viticoltore e quello del vinificatore sono fattori che possono condizionare fortemente il buon esito dell’annata.
Oggi spesso tendiamo a sottovalutare questo aspetto ma solo l’attenta interpretazione in vigna e una coscienziosa attenzione in fase di vinificazione e affinamento del vino consentono la buona riuscita dell’annata e sopratutto in situazioni particolari è la presa di coscienza dell’uomo a fare la differenza.
Mi preme, prima di parlare in senso stretto di andamento climatico nel periodo Gennaio-Ottobre 2016, porre la vostra attenzione sul territorio di Montepulciano e su come i vigneti siano abicati ad altitudini diverse e impiantati su suoli molto diversi.
Oggi la denominazione conta circa 1.300 Ha di superficie vitata iscritti a Vino Nobile di Montepulciano più circa 550 Ha iscritti a Rosso di Montepulciano, una superficie apparentemente piccola e concentrata su un territorio comunale unico dove però è possibile trovare una moltitudine di differenze, per tale motivo credo che sia fondamentale prima di parlare di clima parlare di fattore suolo.
FATTORE SUOLO: certamente Montepulciano rispetto alle gemelle denominazioni toscane del Chianti Classico e Brunello presenta una maggiore omogeneità sopratutto per effetto della estensione dela denominazione, tuttavia ci sono grandi differenze all’interno della stessa legate in particolare ai seguenti fattori:
– altitudine passando dai 250 metri sul livello del mare nel caso dei vigneti coltivati nella zona delle Tre Berte e Montepulciano Stazione fino ai 690 metri sul livello del mare del Poggio di Totona nel versante sud della denominazione si evidenziano grandi differenze in termini di altitudine dei vigneti che ovviamente condizionano l’epoca di maturazione, lo sviluppo vegeto produttivo e i fattori climatici.
– esposizioni, ubicazione all’interno del territorio comunale e composizione dei suoli, infatti è possibile distinguere all’interno della denominazione 4 macrozone e al loro interno almeno ulteriori 40 microzone diverse per suoli, esposizionie altitudine.
1) versante est facente capo alla frazione di Valiano e diviso fisicamente dal resto del territorio comunale dal canale della Chiana. Questa zona che risente dell’influenza del Canale della Chiana e del Lago Trasimeno si presenta piuttosto omogeneo dal punto di vista pedologico con terreni caratterizzati da argille su cui poggiano sabbie e depositi fluvio lacustri. Si evidenziano in questa zona le piccole frazioni di Belvedere e Capezzine della zona estrema orientale i cui vini sono tipicamente eleganti con buoni profumi e di media struttura.
2) versante ovest in pratica è la parte che guarda Chianciano Terme e Monticchiello di Pienza, è una zona scarsamente vitata ma che presenta caratteristiche molto particolari, è probabilmente all’interno della denominazione in fatto di suolo la zona più eterogenea. Se la maggior parte della zona si caratterizza per un terreno sabbioso o sabbio-argilloso, ci sono zone come quella di Pianosa dove la componente argillosa diventa prevalente, la zona di Poggiano dove il terreno diventa calcareo marnoso per passare poi alla zona più a est di Poggiardelli dove i calcari sono di tipo dolomitico e infine nella zona di Boscalti dove i terreni tufacei si caratterizzano da vene di zolfo.
Tutto questa eterogeneità legata ad una altitudine costantemente sopra i 450 metri sul livello del mare da’ luogo a vini spesso giocati sull’eleganza e la finezza con tannini fini e profumi molto fruttati.
3) versante centrale che fa’ capo alla città di Montepulciano, è sicuramente la parte più vitata della denominazione e la parte storica del Vino Nobile di Montepulciano, quella che dal basso versante orientale ( versante verso la Chiana) di Tre Berte, Acquaviva, Gracciano, Abbadia e Montepulciano Stazione sale verso Montepulciano passando per Cervognano, Bossona, Valdipiatta e Argiano a sud, Nottola a est e Ascianello a nord, fino ad arrivare al paese di Montepulciano e le zone di S.Albino, Bruciata e Valardegna a sud e le zone de Le Colombelle, Canneto, Asinone e Pietrose a nord.
In questa macrozona i terreni assumono differenze sostanziali riconducibili a 3 grandi gruppi di terreni:
– i terreni ricchi di sabbie e ciottoli tipici nelle zone basse come ad esempio Le Tre Berte, Acquaviva e Montepulciano Stazione in cui il terreno drenano facilmente l’acqua e con un contenuto in sostanza organica buona i cui vini spesso si presentano spesso di media struttura, fini e eleganti
– i terreni ricchi in argille e argille sabbiose sopratutto in prossimità del centro urbano di Montepulciano e quindi le zone di Asinone, Le Colombelle a nord e nelle zone della Ciarliana, Antica Chiusi e Valdipiatta a sud.
Terreni ricchi di argilla, con forte capacita’ di ritensione idrica che mantengono molto bene l’umidità e che danno vini di struttura con tannini fermi e decisi, spesso sono fini che hanno necessità di alcuni anni per distendersi e permettere al vino di trovare una sua completa identità.
– i terreni con sabbie argillose ricchi di formazioni tufacee tipici delle zone di Sanguineto, Bossona, Nottola, Argiano e Cervognano. Questi sono i suoli maggiormente presenti nel contesto di Montepulciano e che caratterizzano la maggor parte dei vigneti impiantati. Suoli in cui lo strato superficiale di sabbie poggiando su componenti tufacee permettono anche in questo caso una ottima ritensione idrica ma in cui la composizione comporta la produzione di vini eleganti, vibranti con tannini carnosi e di grande complessità organolettica.
ANDAMENTO CLIMATICO ANNATA 2016: una volta contestualizzato il territorio di Montepulciano con la sua composizione variegata di suoli e la presenza sul territorio principalmente del Sangiovese( Prugnolo Gentile) ma anche di altre varietà coltivate nel territorio poliziano ( meritano attenzione il Mammolo, Canaiolo Nero e Colorino ma anche gli internazionali Cabernet Sauvignon e Merlot), è opportuno descrivere l’annata 2016 anche da un punto di climatico e cercare di capire come ogni zona abbia risposto in maniera più o meno positiva all’andamento climatico nel 2016.
Partendo dall’inverno 2015-2016, questo periodo dell’anno si è caratterizzato da temperature medie più alte rispetto al solito e da copiose piogge sopratutto nel mese di Febbraio ( dove sono caduti circa 150 mm di acqua) che hanno consentito di ripristinare le riserve idriche fortemente depauperate dalla siccità dell’anno 2015.
Nel mese di Marzo si sono avute temperature nella media e buone precipitazioni, per tali motivi la stagione vegeto produttiva è iniziata con un germogliamento anticipato di circa 4-5 giorni rispetto alla media
A partire invece da Maggio e poi proseguendo con Giugno le temperature hanno avuto un calo e addirittura si sono avute temperature sotto la media, questo a determinato un rallentamento della pianta e sopratutto durante la fioritura e allegagione in alcuni vigneti a causa delle piogge primaverili si sono avuti alcuni fenomeni di colatura, in definitiva a fine Giugno l’annata 2016 si è allineata con la media delle altre annate.
Luglio è stato un mese molto regolare con temperature medie nella norma, senza picchi termici oltre i 35 gradi e ottime escursioni termiche. La stagione è proseguita in maniera regolare con alcune piogge ben distribuite fino alla fine di Agosto, dove nei giorni del 30 e 31 Agosto si sono avuti fenomeni temporaleschi (circa 100 mm di pioggia) che in alcuni casi di mal gestione del vigneto e situazioni di ristagno idrico hanno creato qualche problema per l’insorgenza di focolai di principi di Muffa grigia (Botritys Cinerea), fortunatamente a partire dal 1 settembre il tempo ha virato al bello con almeno 4-5 giorni di tempo buono caratterizzato da forte vento di tramontana che ha asciugato e reso possibile una adeguata maturazione delle uve.
La vendemmia in particolare del Sangiovese si è concentrata fra il 20 Settembre e il 4-5 Ottobre, oltre tale data il clima è cambiato bruscamente e i fenomeni piovosi hanno preso il sopravvento rendendo difficilissimo la gestione delle uve oltre tale data.
Alla luce dell’andamento climatico, della natura dei terreni e della gestione ottimale dei vigneti in funzione delle varietà e del vigneto, l’annata 2016 si presenta come un’annata classica, che personalmente reputo ottima in quanto come tutte le annate tendenzialmente tardive la pianta ha avuto un ciclo di maturazione lungo e lento, senza fenomeni di stress e con temperature non eccessive, i vigneti non hanno sofferto siccità ma anzi hanno avuto necessità di una gestione ottimale per ridurre in alcuni casi la produzione a pianta, arieggiare i grappoli per evitare fenomeni di Botritys in prossimità della vendemmia e gestire il suolo in maniera ottimale.
Sicuramente un’annata dove chi ha lavorato molto bene in vigna ha ottenuto vini dalla forte carica cromatica, vini freschi con pH bassi e quindi ottimi in acidita’
,con tannino presente ma anche setoso e vibrante, vini che sicuramente potranno regalare ottime impressioni nel corso degli anni.
L’annata 2016 rappresenta per Montepulciano una delle annate classiche, in cui il Vino Nobile esprime tutta la sua eleganza , i suoi profumi fruttati tipici il tutto sopportato da una bocca decisa e tannini che regaleranno longevità alla maggior parte dei vini.
Ecco la lista delle aziende partecipanti all’Anteprima 2017 Vino Nobile di Montepulciano:
Antico Colle
Avignonesi
Barbanera
Bindella
Boscarelli
Canneto
Cantine del Giusto
Carpineto
Triacca
Casale Daviddi
Contucci
Croce di Febo
Dei
Fanetti
Talosa
Fassati
La Braccesca
Gattavecchi
Godiolo
Icario
Il Conventino
Il Macchione
Il Molinaccio
La Ciarliana
Le Badelle
Le Berne
Le Bertille
Lombardo
Lunadoro
Metinella
Montemercurio
Nottola
Palazzo Vecchio
Podere della Bruciata
Poliziano
Priorino
Romeo
Salcheto
Tenuta Gracciano della Seta
Trerose
Valdipiatta
Fattoria del Cerro
Tiberini
Vecchia Cantina di Montepulciano
Villa Sant’Anna