Autore: Emiliano Falsini

Senza categoria

Vino Nobile di Montepulciano Damo 2007 Medaglia d’oro al Challenge International du Vin

Il Vino Nobile di Montepulciano Damo 2007 dell’Azienda Montemercurio ottiene la Medaglia d’Oro al Challenge International du Vin, importante Concorso francese che sancisce ancora una volta la bonta’ della scelta di valorizzare il vecchio vigneto Damo, autentico Cru aziendale nella zona di San Biagio e autentico fuoriclasse dell’enologia poliziana.
Il Damo e’ ottenuto da una vecchia vigna impiantata negli anni ’50 da Adamo Anselmi, nonno dell’attuale proprietario, Marco Anselmi, ed e’ frutto di un blend naturale di Sangiovese, Barbera, Canaiolo, Colorino e altre varieta’ a bacca rosse presenti in questo vigneto condotto secondo dettami biologici, dopo una fermentazione spontanea con i lieviti naturalmente presenti sulle uve, l’affinamento avviene in Botti di rovere per circa 30 mesi.

Senza categoria

Gran Medaglia di Cangrande ad Enza La Fauci

Enza La Fauci in rappresentanza dell’omonima azienda siciliana, per l’edizione di Vinitaly 2013 e’ stata insignita della Gran Medaglia di Cangrande per il lavoro svolto nella viticoltura messinese ed in particolare nella zona del Faro Doc, e’ un riconoscimento che premia la tenacia e la determinazione di questa piccola azienda incastonata in uno scenario di incredibile bellezza paesaggiastica d capace di valorizzare una piccola denominazione come quella del Faro Doc.
L’azienda attualmente coltiva circa 2 ettari in localita’ Mezzana nel comune di Messina utilizzando solo varieta’ autoctone siciliane, in particolare Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Nero D’Avola, Nocera, Zibibbo e Grecanico.

Senza categoria

Emiliano Falsini a Vinitaly

Come consuetudine saro’ presente al principale evento fieristico italiano, il Vinitaly dal 7 al 10 Aprile, presso lo spazio del Gruppo Matura, Padiglione 8 Stand E16-E17.
Novita’ di questa edizione sara’ lo spazio riservato a tutti i professionisti del Gruppo che potranno far degustare alcuni dei vini che meglio rappresentano la loro filosofia professionale, personalmente saro’ presente in prima persona Martedi 9 Aprile dalle ore 10 alle ore 12, lo spazio degustazione, tuttavia, sara’ sempre funzionale per eventuali assaggi o appuntamenti.
I vini che ho scelto per questa edizione sono:

Barolo Bussia Riserva 2007 Giacomo Fenocchio
Sagrantino Montefalco Campo alla Cerqua 2007 Giampaolo Tabarrini
Cabernet Franc Poggio de’ Colli 2010 Piaggia
Bolgheri Superiore Guado de’ Gemoli 2009 Giovanni Chiappini
Etna Rosso San Lorenzo 2009 Girolamo Russo

Vi aspetto per condividere l’emozione di un viaggio attraverso l’Italia enologica e raccontare la storia di ognuno di questi vini.

Blog

Paolo Scavino at Nebbiolo Prima 2012

Ogni degustazione è un viaggio e una emozione, ma alcune meritano di essere raccontate più di altre, nell’ambito di Nebbiolo Prima 2012 ho avuto il grande onore di partecipare ad una bellissima verticale di Barolo Bric del Fiasc dal 1985 al 2003 in formati speciali cioè Magnum, Doppia Magnum e Jeroboam. La storia di Paolo Scavino è la storia di una rivoluzione, perchè insieme ad altri produttori langhigiani ha cambiato faccia al Barolo. Grandi cambi nelle pratiche enologiche ed in vigna, hanno prodotto nebbioli più morbidi e pronti, più estroversi all’olfatto come al palato. Inizialmente le distanze fra modernisti e tradizionalisti erano molte, oggi, con il tempo, le posizioni si sono avvicinate, e il succedersi di alcune grandi annate ha favorito la nascita di un nuovo classicismo. Il risultato finale dell’ultima decade ha proposto dei Barolo che oggi, molto più di ieri non sono mai stato così grandi. L’azienda Paolo Scavino di Castiglione Falletto, protagonista indiscussa della rinascita di Langa è testimone di un cambio radicale in quello che è l’approccio al Barolo, Paolo Scavino a partire dagli anni ’90 cambia la gestione del vigneto, con drastiche riduzioni delle rese, nell’uso dei legni piccoli fino all’applicazione di nuove tecnologie (dal 1993 arrivano i rotovinificatori). Uno dopo l’altro, nascono gli altri suoi grandi baroli: il Cannubi, il Rocche dell’Annunziata (d’annata e riserva), il Carobric (assemblaggio di Cannubi, Rocche e Bric dël Fiasc). Nasce un metodo, un marchio di fabbrica: baroli suadenti ed espressivi, con tannini da nebbiolo ma mai troppo severi; che si possono bere presto ma fatti per durare. Ed è proprio il Bric dël Fiasc che sintetizza lo stile aziendale, questo è uno dei grandi cru di Castiglione Falletto, con una altezza di circa 250 metri e una esposizione a sudovest rappresenta ad oggi una pietra miliare nel panorama dei Baroli. Senza addentrarmi nelle valutazioni delle specifiche singole annate, ecco nei dettagli le annate, il formato e una mia personalissima impressione:

Barolo docg Bric del Fiasc 1985 (1500 ml): ancora di colore vivissimo con naso mentolato tipico, pulito, nitido con bellissima bocca ancora vibrante e di grande prospettiva. 95/100

Barolo docg Bric del Fiasc 1989 ( 3000 ml): colore leggermente aranciato, con naso maturo in cui prevalgono note di tabacco e cuoio, la bocca è monumentale, fresca, lunga con un tannino saporito e finissimo. 96/100

Barolo docg Bric del Fiasc 1990 (3000ml): colore ancora vivo e rubino, fresco, mentolato con note di china ed inchiostro, nitido, senza sbavature aromatiche, grande definizione, ancora molto giovane, semplicemente ottimo. 98/100

Barolo docg Bric del Fiasc 1993 ( 5000ml): colore cupo, un pò surmaturo, in bocca è meno definito di altri con un tannino asciugante. 89+/100

Barolo docg Bric del Fiasc 1995 ( 5000ml): vivo, vibrante con un tannino ancora giovanissimo e di grande prospettiva. 92/100

Barolo docg Bric del Fiasc 1996 ( 3000ml): colore intenso, naso ricco di frutta e intenso, bocca ancora molto giovane con un tannino di grande trama. 92/100

Barolo docg Bric del Fiasc 1997 (3000ml): colore ottimo, naso molto balsamico, con accenni vegetali molto piacevoli, bocca succosa e tannini fitti ma molto dolci con una qualità eccelsa. 96/100

Barolo docg Bric del Fiasc 1998 ( 3000ml): naso nitido, con bellissima frutta in primo piano, bocca ricca, opulenta, con un tannino giovane e saporito. 96+/100

Barolo docg Bric del Fiasc 1999 (3000ml): naso mentolato fresco con bocca potentissima, un tannino fitto, giovane ma di grande prospettiva. 97/100

Barolo docg Bric del Fiasc 2000 (3000ml): colore un pò aranciato, naso surmaturo, con bocca leggermente seduta, il meno interessante della batteria ma probabilmente una bottiglia poco fortunata. 89/100

Barolo docg Bric del Fiasc 2001 (3000ml): colore vivo con naso freschissimo, mantolato, ricorda per alcuni tratti un Nerello Mascalese, in bocca è ancora molto giovane con un tannino leggermente asciugante nel finale. 93/100

Barolo docg Bric del Fiasc 2003 ( 3000ml): colore piuttosto cupo ma tendente al granato, naso un pò surmaturo con una bocca che chiude in maniera asciutta e secca. 89/100

Un ringraziamento particolare va a Matteo Cappellano per l’organizzazione e alla Famiglia Scavino per l’ospitalità.

Blog

The Michelangelo International Wine Awards 2012 in Stellenbosch – South Africa

Dopo le edizioni del 2004 e del 2006, con grande piacere grazie all’invito di Sue Van Wik e Lorraine Immelman, ho avuto la possibilità di fare ancora una volta una full immersion nel vino sudafricano per una settimana partecipando al Michelangelo International Wine Awards 2012, giunto alla sua 16° edizione essendo stato istituito nel 1997, è senza dubbio uno dei concorsi enologici a cui io personalmente ho avuto l’onore di partecipare; questo per l’alto livello dei vini, per il fatto di essere in un paese produttore e per l’importanza che tale evento riveste per i produttori sudafricani.
La bellissima ospitalità e l’incantevole cittadina di Stellenbosch, uno dei luoghi più belli dove si produce vino, fanno il resto ed è sempre facile accettare l’invito a partecipare come giudice a questo evento, inoltre per me è sempre molto interessante trascorrere alcuni giorni a stretto contatto con colleghi e giornalisti di ogni parte del Mondo per scambiare opinioni e cercare di capire quali sono le tendenze internazionali e non solo sudafricane.
Una settimana con giornalisti e winemaker di tutto il Mondo per un piacevole confronto sui vini di questo paese tanto affascinante quanto bello e pieno di fortissimi contrasti sociali, nonostante da anni la parola apphartaid sia bandita. Fra Chenin Blanc, Sauvignon Blanc, Chardonnay, Syrah, Cape Blends, Pinotage e Bordeaux Style la settimana di degustazioni mi ha ancora una volta mostrato un lato variegato ma al tempo stesso ancora lontano dalla definizione territoriale che in Europa da alcuni anni è la nostra linea guida sull’approccio ai vini. Il livello dei vini è certamente ottimo con punte di eccellenza ma il territorio, inteso come riconoscimento dell’origine dei vini, è ancora un concetto piuttosto lontano per la maggior parte delle realtà sudafricane,  molto più importante è lo stile varietale che ogni azienda fra quelle visitate rimarca ogni volta che assaggi il vino. Da un punto di vista del Concorso i numeri parlano chiaro, in mancanza di una adeguata recensione nazionale ed internazionale che si occupa di indirizzare i consumatori sulla produzione del paese, i concorsi enologici sono in questo contesto molto importanti, testimonianza ne sono da un lato i migliaia di campioni che vengono iscritti a questo e ad altri concorsi che si tengono nel paese, e l’impressionante numero di bollini che troneggia sulle bottiglie premiate dei vini provenienti da questo paese, evidentemente per i consumatori è un modo per essere consigliati su cosa provare e per i produttori è altrettanto un modo per essere recensiti da un autorevole giuria internazionale.
Fra le realtà visitate molto interessante la visita e la degustazione ad una delle realtà più grandi del paese la KWV in Pearl ed in particolare la visita alla loro Winery boutique che è Laboire dove oltre a tutta la gamma ho potuto provare un KWV 1937 Likeuru Wine testimonianza che alla fine il termine Nuovo Mondo è molto relativo essendo già nel 1600 coltivata diffusamente la vite nella zona di Cape Town.
Michelangelo Wine Competition
www.michelangeloawards.com