Emiliano Falsini a Vinitaly
Sarò a Verona dal 7 all’11 aprile. Quest’anno anche con alcune novità importanti.. vi aspetto allo stand di Matura PAD 8 E16/E17 o al salottino della Pr – Comunicare il vino sempre nella medesima ubicazione..
Sarò a Verona dal 7 all’11 aprile. Quest’anno anche con alcune novità importanti.. vi aspetto allo stand di Matura PAD 8 E16/E17 o al salottino della Pr – Comunicare il vino sempre nella medesima ubicazione..
E’ sempre un piacere ricevere riconoscimenti a livello internazionale per le aziende con cui collaboro, non perchè i premi italiani siano meno importanti, ma semplicemente per spirito “patriottico” amo pensare che per alcune varietà la sfida con il palato ed il gusto fuori dai confini nazionali è molto più difficile ma anche molto affascinante, è il caso del Sagrantino e del Rosso Montefalco, sicuramente due vini importanti del panorama enologico Umbro, che esprimono in maniera schietta il territorio di appartenenza, quindi ogni volta che riceviamo apprezzamenti su vini ottenuti da varietà autoctone è una doppia gratificazione, vuol dire innanzitutto che abbiamo lavorato in maniera adeguata ma anche che la strada intrapresa per valorizzare certe varietà indigene è la strada corretta e giusta per una enologia italiana di assoluta qualità che guardi al futuro con una speranza di successo.
In questo contesto riceviamo e pubblichiamo due importanti riconoscimenti internazionali ottenuti dall’Azienda Perticaia di Guido Guardigli nel comprensorio di Montefalco che ha ottenuto la medaglia d’oro al Berliner Wein Trophy 2011 con il Montefalco Sagrantino 2006 e la medaglia d’oro al Florida Wine Challenge 2010 con il Rosso Montefalco 2007.
Grazie a tutto lo staff aziendale, dal Dottor Guido Guardigli all’Agronomo Stefano Dini e al tecnico interno Alessandro Meniconi che con il loro lavoro e la loro professionalità hanno reso possibile questi risultati.
Viaggiare negli States è sempre un momento per riflettere e prendere per noi operatori del settore una pausa per capire dove il nostro settore stà andando, sembra strano ma molte tendenze in fatto di stili, varietà e zone di produzione partono proprio da oltreoceano, pertanto quando mi hanno proposto di prendere parte al viaggio per seguire le tappe del Gambero Rosso Road Show 2011 a San Francisco, New York e Chicago non ho esitato ad accettare consapevole del bellissimo evento a cui andavo incontro.
Viaggio di bordo:
martedì 15 Febbraio ore 4 del mattina: partenza da Empoli per Montefalco dove ad attendermi ci sono Giampaolo e Pierpaolo, breve sosta per un caffè e poi il fido Arturo ci porta diritti a Fiumicino agli imbarchi. Decollo alle 11,30 circa…alle 11,40 Giampaolo già dorme come un ghiro, le hostess preoccupate lo svegliano…
Arrivo a San Francisco in serata dove ad accoglierci c’è Anthony Solazzo importatore ed amico di Giampaolo, il tempo di un sano hamburger e a letto, domani ci attende la degustazione.
mercoledì 16 Febbraio: mattinata dedicata a Little Italy, dopo svariati espressi ci prepariamo per il primo Tasting: la location è molto bella: al Fort Mason Centrer, un vecchio edificio nella zona portuale rimesso a nuovo per l’occasione. La degustazione fila liscia benissimo, c’è un grande afflusso di pubblico molto interessato, la cosa confortante sono i commenti sui Sagrantini in degustazione e sul Trebbiano Spoletino Adarmando, sono tutti entusiasti e quelle caratteristiche che alcuni in Italia fanno fatica ad apprezzare, qui sono punti di forza. San Francisco per la vicinanza alla zona viticola californiana si dimostra una piazza evoluta, colta e da coltivare nel migliore dei modi perchè rappresenta una vetrina per tutta la costa west.
giovedì 17 Febbraio: volo San Francisco-New York JFK con serata alla Locanda Verde (www.locandaverdenyc.com) dove beviamo Girolamo Russo San Lorenzo 2007 e mangiamo egregiamente italiano, locale molto carino con tantissima gente, impressiona il numero di giovani che bevono vino…altro Mondo…
venerdì 18 Febbraio: tasting in New York al Metropolitan Pavillon, la location è nel cuore della city, il fascino è inferiore a quello di San Francisco ma l’afflusso di persone è impressionante, New York si dimostra la porta degli States, in alcuni momenti c’è quasi una ressa e si conferma il grande interesse per il vino italiano.
sabato 19 Febbraio: relax con visita al nuovo store Eataly (www.eataly.it) siamo nella fifth avenue ed è incredibile come nonostante la distanza ci sentiamo a casa, ad accoglierci davanti alla zona coffè c’è una cartina della Toscana con in bella vista le mie zone Empoli, Montelupo, Vinci…siamo a New York e respiriamo aria di casa!! Tutto il resto è un tripudio di Belpaese, dai panini con qualsiasi leccornia alla pasta fresca, alla pescheria, all’enoteca, ai ristoranti a tema, alla zona dolci, per terminare con un tipo che stà facendo le mozzarelle….mahh
Per fortuna che anche questa è Italia
domenica 20 Febbraio: ci avviamo all’aeroporto JFK il volo dovrebbe essere in ritardo di un’ora,ma non sappiamo per quale magia perdiamo il volo per Chicago, i bagli intanto sono in volo, non ci resta che dormire in un Motel in zona aeroporto, nel frattempo Giampaolo e Anthony sono a Detroit nel mezzo di una tormenta di neve…forse è andata meglio a noi a New York
lunedì 21 Febbraio: sveglia alle 6…c’è la neve, speriamo bene..siamo diretti verso l’aeroporto, ma prima il signore dell’Hotel, credo un pakistano ci dà il buongiorno: bunga bunga italiani!!
Si dovrebbe partire alle 9, si dovrebbe perchè il volo è annullato, si parte alle 16, anzi no…annullato anche questo, meglio andare a La Guardia e partire da li!! Alla fine alle 19 partiamo per Chicago…siamo sfiniti ed arriviamo alle 21 circa…come se non bastasse siamo a -10°C buonanotte!!
martedì 22 Febbraio: giretto veloce in centro a Chicago per capire che aria tira…e poi alla degustazione, la location è bellissima siamo in Union Station, in pratica in una stazione ferroviaria retrò molto grande e con una sala immensa di marmo, la degustazione fila liscia bene, c’è meno gente che a NY e SF ma alla fine il pubblico è piuttosto interessato e partecipe.
mercoledì23 Febbraio: si parte, rischiamo di perdere l’aereo a Chicago per il traffico ma poi fila tutto liscio, volo Chicago-Atlanta e poi Atlanta-Roma, perfetto, alla fine un piccolo pensiero per i soldati che tornavano o partivano per Iraq o Afganistan che abbiamo visto nell’Aeroporto di Atlanta, nell’immaginario sembrano supereroi, invece erano tutti giovani dall’apparenza normale, alcuni magri, con gli occhiali sembravano quasi gli amici sfigati della compagnia, invece erano ragazzi che andavano lontano probabilmente in guerra…anche questa è America, l’altra faccia della medaglia.
Grazie a Giampaolo Tabarrini e Pierpaolo Menghini delle aziende:
Giampaolo Tabarrini e Villa Mongalli per i giorni trascorsi insieme e per la compagnia durante questi giorni negli States.
Siamo nel cuore delle Langhe, vicino al paese di Monforte D’Alba e come ogni pronostico che si rispecchia è un Barolo di razza, acclamato giustamente come uno dei migliori del millesimo 2001 e non solo.
Il vigneto Ginestra si dimostra anche in questa versione, uno dei vigneti più vocati e generosi della denominazione, è semplicemente un vino monumentale, se il colore è quello tipico dei Nebbioli di razza, quindi sembra quasi proporsi timidamente alla vista, già al bouquet è un tripudio di sensazioni, alle variegate versioni di piccoli frutti rossi fanno da corollario tutta una serie di emozionanti profumi mentolati, speziati e balsamici che rendono questo esemplare Barolo un vino affascinante come solo i grandi fuoriclasse riescono ad essere, è un vino che non finisci mai di odorare ed ogni volta scopri un angolo nascosto che stuzzica centri emozionali nuovi.
In bocca è impressionante la profondità, il Sorì Ginestra 2001 è un vino che definirei muscolare in questa versione, anche se usare questi termini per un Barolo è quasi un sacrilegio….ma è proprio la bellissima trama tannica che lo rende un vino di grande piacevolezza e bevibilità, i tannini sono quasi croccanti e con una tessitura talmente delicata da sembrare velluti, al centro bocca sorretto da una vena acida piecevolissima segue un finale dolce, appagante e che invoglia a bere nuovamente.
Il Sorì Ginestra 2001 si dimostra ancora a distanza di anni un grande classico dell’enologia piemontese che entusiasma come solo pochi vini riescono a fare.
Un grande!!
In una bella mattina di sabato abbiamo incontrato gli amici giornalisti per degustare alcuni prodotti delle aziende.
Con noi Guido Ricciarelli, curatore della guida Vini buoni del TCI e penna di Spirito di vino; Fabio Pracchia, della guida Slowine e curatore del sito della stessa; Vito Lacerenza, collaboratore della guida Slowine e il nostro Pr Riccardo Gabriele, direttore del Corriere del vino
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