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La collaborazione Falsini/Fenocchio citata dal Gambero Rosso

Su “Il buono della settimana”, newsletter on line del “Gambero Rosso”, bel post sulla collaborazione tra i due “territorialisti” Giacomo Fenocchio ed Emiliano Falsini per la valorizzazione del cru Castellero e la creazione di un nuovo Barolo da una selezione di più vigneti. Lo trovate qui:

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“Adarmando” di Tabarrini è “Vino Slow”!

Per la Guida “Slow Wine” (già disponibile la nuova edizione 2012) i “Vini Slow”, come spiega l’amico e collaboratore Fabio Pracchia nel suo blog, sono tali non solo per la piacevolezza delle qualità organolettiche, ma anche e soprattutto perchè sono vini che raccontano una storia, legata ad un territorio e alla sensibilità di chi li produce. “Le etichette del cuore”, dice Pracchia, “quelle bottiglie che tutti noi collaboratori di questa guida, se fossimo invitati a una cena, porteremmo in dono”.
Il setoso, inconfondibile carattere del Trebbiano Spoletino si attaglia perfettamente a questa definizione: la cura in vigna e in cantina, con la preziosa consulenza del nostro Emiliano, ha garantito questo significativo riconoscimento all’Umbria Bianco IGT “Adarmando” 2009. I più sentiti complimenti per questo premio: per capire quanto sia meritato, basta stappare una bottiglia, e godersela…

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Tris d’assi su Slow Wine

La Guida “Slow Wine” si propone con un approccio diverso dalle altre pubblicazioni in tema di divulgazione enologica: si tende all’approfondimento della descrizione del contesto e delle caratteristiche delle varie aziende, di conseguenza si rifiuta di svilire la valutazione di un vino alla mera attribuzione di un punteggio, ecc. Vengono attribuite diverse categorie di menzioni e riconoscimenti, non per accontentare tutti ma al contrario per individuare ed esaltare le caratteristiche positive di ogni realtà.
Pure, c’è un premio che non ammette ambiguità di sorta: parliamo dei “Grandi Vini”; il nome dice tutto, parliamo di bottiglie che emozionano, gratificano, giustificano e significano la passione per il grande vino.
Ebbene, da fonti attendibili si legge che nell’edizione 2012 di “Slow Wine” ben tre sono gli “assi” calati sul tavolo dell’eccellenza dalle aziende curate da Emiliano Falsini per la parte enologica, e da tre regioni diverse. Dalla Sicilia il primo, meritato riconoscimento per l’elegante tessuto fruttato del Faro Doc “Oblì” 2009 di Enza La Fauci, un vino ottenuto da un uvaggio a base di tipiche varietà autoctone siciliane con particolare riferimento a Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Nocera e Nero D’Avola; dalla Toscana, l’IGT Avvoltore 2009 di Moris Farms si conferma un grande classico tra i supertuscans, impeccabile espressione del carattere e della tensione del Sangiovese impreziosito da piccole aggiunte di Cabernet Sauvignon e Syrah, il tutto sullo sfondo del carattere solare della Maremma grossetana; infine dall’Umbria, ormai l’orto di casa per Emiliano, l’ennesimo riconoscimento per il Montefalco Sagrantino Campo alla Cerqua di Tabarrini, un vino che fin dalle sue prime uscite ha destato favorevolissimi riscontri per la sua eleganza e finezza gustativa cosa non banale in una varietà come il Sagrantino.
Che dire? Che evidentemente tra questi vini così doverosamente diversi nell’espressione delle rispettive, irrinunciabili peculiarità territoriali, si può comunque riconoscere (ci si passi il termine) una comunità d’intenti, un’aspirazione all’eleganza che va al di là della mera pienezza strutturale. Vini che si bevono, che emozionano, che si fanno apprezzare per il grande legame con il terroir di origine.

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Il Trebbiano Spoletino di Perticaia Vino Quotidiano per “Slow Wine”

Un altro riconoscimento per l’attività umbra di Emiliano. Il Trebbiano Spoletino IGT 2010 di Perticaia è stato premiato come “Vino Quotidiano” dalla Guida “Slow Wine” edizione 2012, ovvero (come spiega nel suo blog Fabio Pracchia, degustatore della Guida) è stato riconosciuto come “vino di assoluta eccellenza, che per fortuna costa meno di 10€ in enoteca”. Un’ulteriore perla della straordinaria varietà ampelografica del Bel Paese, recuperata con la passione di chi vuole salvaguadare un patrimonio storico, e valorizzata da un accurato lavoro in vigna e in cantina.

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Sugli scudi per il Gambero Rosso

Prestigiosi riconoscimenti al lavoro che da anni stiamo portando avanti su diversi territori dalla Guida Gambero Rosso 2012, in particolare sono 4 i premi ottenuti partiamo dalla denominazione più familiare: anche quest’anno il Carmignano Riserva dell’Azienda Piaggia nella versione 2008 riesce a raggiungere il meritato premio dei 3 Bicchieri, frutto di un assemblaggio classico di Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc, questo vino rappresenta ormai da oltre un decennio un punto di riferimento della denominazione e dell’enologia toscana in quanto incarna eleganza, potenza e grande capacità di affinamento nel tempo. Spostandoci in Umbria sono 2 i riconoscimenti ottenuti: il Sagrantino Montefalco Campo alla Cerqua 2007 di Giampaolo Tabarrini e il Sagrantino Montefalco Colcimino 2008 di Villa Mongalli, entrambi frutto di cru aziendali da singoli vigneti, esprimono con grande armonia, eleganza e personalità due territori all’interno della denominazione Montefalco che per pedologia e clima sono molto diversi gli uni dagli altri, da una parte il versante sud-est di Turrita con un Campo alla Cerqua 2007 in grandissima forma e che abbina eleganza, armonia gustativa ad una struttura da vero fuoriclasse, dall’altra parte il versante nord-ovest del comprensorio San Marco in cui il Colcimino 2008 ha dato origine ad un vino di rara complessità, finezza e di indubbia personalità capace di raggiungere per la prima volta questo ambito riconoscimento.
Infine, forse è dalla Sicilia che arrivano le notizie più belle e che gratificano un percorso professionale di molti anni con una delle realtà siciliane oggi più in vista nel panorama enologico, infatti l’Etna Rosso San Lorenzo 2009 dell’Azienda Girolamo Russo sale agli onori della cronaca per i meritati 3 Bicchieri e Giuseppe Russo, artefice di questo vino, viene eletto Viticoltore dell’Anno 2012 dalla Guida Gambero Rosso. Questo riconoscimento, è per tutti noi un grande stimolo al lavoro svolto, alla serietà con cui ogni anno vengono affrontate le situazioni climatiche e per come intendiamo far esprimere il Nerello Mascalese in questo lembo di terra Etnea. Il San Lorenzo 2009 è un vino di grande finezza, eleganza e al tempo stesso con una materia di primissimo ordine, frutto di una selezione accuratissima nel vecchio vigneto di San Lorenzo ad oltre 750 metri sul livello del mare nel comune di Randazzo, questo vino, in una annata fresca, difficile e per molto produttori complicata, ci ha saputo regalare un Etna Rosso che in termini di finezza, qualità del tannino e freschezza ha meritato ampiamente i Tre Bicchieri ed ha consentito a Giuseppe Russo di essere eletto vignaiolo dell’Anno.